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Non si muore più per un bacio

Non si muore più per un bacio - come si evince dal titolo - è una raccolta poetica ispirata all’Antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters. Presenta un affresco di voci di donne e uomini che raccontano, ciascuna a suo modo, la propria individuale esperienza di vita, cantando, per un istante, la propria condizione esistenziale.

Le poesie sono intenzionalmente citazioniste, ricche di rimandi da un lato alla letteratura dell’Otto e del Novecento, ma non solo, mentre dall'altro alla cultura pop, al cinema, alla musica, al fumetto. L'intento è quello di costruire una ragnatela di discorsi, un dedalo di percorsi che mostra anche l'impossibilità della poesia contemporanea di dire qualcosa che non sia già stato detto. 

Il tono delle poesie è volutamente discorsivo perché vuole ricalcare la forma del racconto in prima persona, della confessione, della preghiera in alcuni casi.

Temi centrali della raccolta sono la ricerca di un senso da dare alla propria esistenza, la libertà e la perdita di punti di riferimento con cui deve confrontarsi l'uomo contemporaneo che, dopo aver perso un orizzonte comune, si trova a fare i conti solo con se stesso e con la propria incapacità di creare nuovi valori, restando così in balia del caso e sentendo costantemente un senso di vuoto e di smarrimento. 

Alla chiara fonte editore, 2015

Copertina di Shendra Stucki

Costellazioni distoniche

Costellazioni distoniche è strutturata in tre sezioni - intitolate Tiresia, Ecate e Sisifo - ciascuna aperta da una città che delinea l’atmosfera e lo scenario entro cui si muovono le poesie della sezione.

Si tratta di un percorso che parte dall'io, per narrare poi il rapporto tra un io e un tu, arrivando infine a rappresentare il rapporto tra l'io e il mondo. In Tiresia vanno così in scena le nevrosi dell’io - di un io ripiegato su se stesso, sdoppiato in un dialogo/monologo incessante - in Ecate l’io si apre al dialogo con l’altro - un'alterità con un lato oscuro e uno luminoso - mentre in Sisifo fanno irruzione il mondo e la società contemporanea.

Il titolo della raccolta fa riferimento alle costellazioni - disegni immaginari che gli esseri umani intravedono da sempre nel cielo per placare il loro bisogno di dare ordine al cosmo - e alla distonia, disturbo nervoso che provoca spasmi involontari. 

Temi centrali della raccolta sono i disturbi psichici, la ricerca dell'identità, l'ambivalenza dei rapporti umani, i drammi e le contraddizioni della società occidentale.

Alla chiara fonte editore, 2019

Copertina di Michela Pelagatti

Di spettri e altre soglie propone una riflessione - che si dipana tra parti in prosa e scrittura in versi - sull'assurdità di questi ultimi anni in cui gli eventi e i piani di realtà si susseguono e intersecano in modo frenetico e casuale e in cui diventa sempre più difficile riconoscere ciò che è reale da ciò che è immaginario. 

Strutturata in cinque sezioni, più una fantasma, nella raccolta la metafora della città viene utilizzata per indagare in vari modi la tensione tra gli individui e i luoghi che questi attraversano, considerando che i luoghi prendono forma dai desideri che in essi si agitano e, a loro volta, determinano mutamenti e trasformazioni del desiderio e dell'immaginario.

Alla chiara fonte editore, 2024

Copertina di Mauro Valsangiacomo

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